lunedì 20 gennaio 2014

VENETO VETRO SRL, lavorazione e trasformazione del vetro. 50 ANNI DI STORIA




Veneto Vetro srl da 50 anni porta il processo industriale di trasformazione del vetro ai massimi livelli nel settore di riferimento per ogni ambito di applicazione: architettura, interior design, nautica, navale, sacro, trasporti.

Una lunga esperienza maturata lungo l’intera filiera di trasformazione del vetro, unita a una continua ricerca di prodotto e di processo fanno oggi di Veneto Vetro un punto di riferimento nazionale e internazionale per clienti finali e contractor.

La storia di Veneto Vetro inizia negli anni ’60 e affonda le proprie radici in un territorio - il veneziano- dall’antichissima tradizione vetraria. Abilità artigiana e spirito imprenditoriale si fondono e segnano il percorso dell’azienda fino ad oggi.

Nel 1964 i fratelli Mario e Valentino Giacchetto, figli di un artigiano serramentista di Jesolo (VE), intuiscono l’opportunità imprenditoriale nella nascente urbanizzazione della spiaggia di Jesolo, conseguenza del boom economico di quegli anni.
Nasce così a Jesolo Vetromeccanica, che da subito intreccia rapporti commerciali con le imprese edili del territorio. L’azienda è tra le prime a dotarsi di macchinari automatici per la lavorazione del vetro, di forni di curvatura del vetro, e ad installare la linea vetrocamera, potendo così offrire lavorazioni all’avanguardia, senza dimenticare le qualità estetiche del vetro.

Nel 1989, i fratelli Giacchetto intuiscono l’esigenza del vetro temperato, che per la sua robustezza poteva essere impiegato in edilizia per elementi senza struttura portante. Nasce così a Montebelluna Veneto Vetro, con i nuovi macchinari per la tempera del vetro ampliava e rinforzava anche il sito produttivo di Vetromeccanica.

Nei decenni successivi la spinta alla diversificazione guida lo sviluppo di Veneto Vetro, che progressivamente approccia nuovi mercati ampliando e aggiornando il proprio parco macchine. A partire dagli anni ’90, un forte impulso proviene dal settore edile, nautico e navale e dei trasporti.

Nel 1997 entra in azienda la seconda generazione, con la figlia di Mario, Giorgia e successivamente il marito Pierpaolo.

Negli anni 2000, l’affermarsi della bioarchitettura, e in generale di una nuova sensibilità sui temi del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, danno una nuova spinta, nell’edilizia, all’utilizzo di un materiale non inquinante e totalmente riciclabile come il vetro. Superfici vetrate di dimensioni sempre più grandi favoriscono un’integrazione armonica delle costruzioni nell’ambiente, mentre si impone l’utilizzo di vetri ad alta prestazione.

Nel 2010 Mario e Valentino, considerato l’arrivo della seconda generazione nelle rispettive famiglie, si assegnano rispettivamente le aziende, è così che Mario Giacchetto resta amministratore unico di Veneto Vetro.

Contemporaneamente, grazie anche allo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare la stampa digitale su vetro, Veneto Vetro approfondisce la propria ricerca nell’architettura per esterni e nell’interior design con un approccio unico e creativo che apre opportunità illimitate.Inizia a collaborare con studi di progettazione e designer per la realizzazione di facciate e finestre con creazioni durevoli e distintive, oggi inoltre è possibile integrare prestazioni funzionali della facciata con disegni e immagini prestando particolare attenzione alla bioarchitettura.

Nello stesso anno, Veneto Vetro compie un restyling della propria immagine coordinata, volendo così esprimere il proprio dinamismo e spinta al continuo miglioramento.
Il nuovo logo istituzionale va nella direzione di una maggiore sintesi e pulizia e il nuovo payoff (Leading experience in glass transfomation) afferma i risultati raggiunti nei quasi 50 anni di storia. Contemporaneamente viene lanciato il nuovo marchio Cromoglass, per indicare l’innovativa tecnica di stampa digitale su vetro con vernici ceramiche che costituisce uno degli asset distintivi dell’azienda.

Nel 2013 Veneto Vetro termina l’ampliamento del sito produttivo e la nuova palazzina uffici a Montebelluna in via G. Ferraris 21/23 disegnata dall’architetto Michielin Francesco.

Oggi Veneto Vetro conta su una gamma di macchine per la lavorazione del vetro fra le migliori in un sito produttivo complessivo di mq 7.750 







 

sabato 18 gennaio 2014

La realizzazione del Blocco Direzionale alla Veneto Vetro - L'intervento dell'arch.Francesco Micheilin

Relazione illustrativa

Veneto Vetro

Blocco direzionale

Quando nel 2004 ebbi l'incontro con il titolare della Veneto Vetro, il sig. Mario Giacchetto, sentendolo illustrare le necessità di spazi per uffici e di riorganizzazione delle superfici ad uso produttivo, mi resi conto che oltre agli aspetti funzionali era maturata nei committenti la consapevolezza di rappresentare con il nuovo fabbricato non solo la solidità produttiva ma anche il livello di capacità tecnologica raggiunto dall'azienda. Si trattava quindi di costruire un “biglietto da visita” che esprimesse all'esterno ciò che poteva essere realizzato nei locali produttivi.
I vincoli normativi ed urbanistici sulle distanze, la configurazione del lotto, e molti altri elementi hanno inciso sulla forma planimetrica del fabbricato e dopo varie ipotesi di progetto è stata scelta la configurazione visibile oggi.
Dovendo essere un biglietto da visita di una vetreria, il vetro è stato impiegato in molteplici funzioni, oltre alle più ovvie come vetrocamera nei serramenti e nelle vetrate fisse piane e curve, lo possiamo trovare anche in elementi strutturali, come nel caso della passerella, delle pinne in vetro stratificato e nei gradini delle scale, oppure sul tetto dove il vetro temperato smaltato bianco viene posto come elemento di protezione di tutto il manto di copertura dagli eventi atmosferici.
   

 La sopraggiunta disponibilità di una macchina di stampa digitale su vetro ha permesso anche di realizzare elementi decorativi sia in facciata che nei divisori interni.

Sotto il profilo funzionale al piano terra si trovano la hall di ingresso con gli uffici tecnico-amministrativi, i servizi igienici ed una sala colloqui, mentre al piano primo sono stati ricavati gli spazi per uno spazio espositivo, una sala refettorio e l”ufficio sospeso” una stanza a forma di tronco cono in vetro e acciaio ancorata al solaio senza supporti verticali.
Al secondo piano è stata ricavata una unità residenziale con annesso giardino pensile.
Al piano interrato trovano posto l'archivio e spazi a magazzino e deposito campioni.
Nel complesso abbiamo una superficie coperta pari a 400 mq ed una superficie netta su più piani di circa 1000 mq.

Sono in fase di realizzazione le lamelle in acciaio inox ncessarie ad ultimare il frangisole previsto sul lato sud-ovest, per dare all'edificio il completamento della sua morfologia, così,come previsto dal progetto.
 
Il progettista e DD.LL
Michielin arch. Francesco